
Curon: La serie Netflix che porta l'Alto Adige nel mondo
Nel 2020 Netflix ha scelto l’Alto Adige come palcoscenico per una delle sue produzioni più affascinanti: Curon, una serie che intreccia mistero, dramma e sovrannaturale in uno scenario davvero unico. Ambientata a Curon Venosta, piccolo paese dell’Alta Val Venosta vicino al confine con l’Austria, la serie è ispirata alla leggenda del campanile sommerso nel Lago di Resia, simbolo potente e suggestivo dell’intera valle.
Proprio quel campanile solitario, che spunta dalle acque gelide del lago, è il cuore pulsante della narrazione. Un’immagine iconica che ha catturato l’immaginazione di spettatori in tutto il mondo e che, nella serie, diventa il fulcro di eventi inspiegabili e atmosfere inquietanti.
Dove è stata girata Curon: Un viaggio tra i paesaggi dell’Alta Val Venosta
Le riprese si sono svolte principalmente nella zona di Curon Venosta e Resia, a oltre 1.500 metri d’altitudine, in un ambiente dove la natura selvaggia e i silenzi della montagna diventano veri protagonisti. Ma non solo: alcune scene sono state girate anche a Bolzano, Merano e Lasa, dando alla serie una varietà paesaggistica tipica dell’Alto Adige, dove tradizione e modernità si fondono in un mix affascinante.
Il Lago di Resia – Reschensee – è un lago artificiale, nato nel 1950 dallo sbarramento del Rio Resia per la produzione di energia idroelettrica. Durante la sua realizzazione, il vecchio paese di Curon fu completamente sommerso e oltre 150 famiglie furono costrette ad abbandonare le proprie case.
L’unico elemento rimasto visibile è il campanile del XII secolo, che ancora oggi si erge solitario nelle acque del lago. Secondo la leggenda, nelle notti d’inverno si possono ancora sentire le campane suonare, anche se sono state rimosse da tempo.
Una storia tra realtà e leggenda
La trama della serie segue le vicende di Anna, una madre che torna nel suo paese d'origine con i figli gemelli Mauro e Daria, ignari dei segreti oscuri che la circondano. Appena arrivati a Curon, iniziano a verificarsi eventi inspiegabili legati proprio al lago e al campanile: una presenza inquietante, riflessi oscuri, verità sepolte che tornano a galla.
Il successo della serie ha riportato l’attenzione su questo angolo affascinante dell’Alto Adige, attirando turisti e curiosi sulle tracce della fiction, ma anche della vera storia che si cela sotto le acque del lago.
Curon oggi: Tra turismo, natura e mistero
Visitare Curon significa immergersi in una realtà sospesa tra passato e presente. Il paese moderno è sorto a monte del lago, ma il ricordo della tragedia della sommersione è ancora vivo. Oggi l’area attira escursionisti, appassionati di fotografia, ma anche amanti delle storie misteriose.
D’estate puoi camminare o pedalare lungo il lago, ammirando il panorama delle Alpi Venoste, mentre d’inverno il lago ghiacciato offre un’esperienza unica: puoi raggiungere il campanile a piedi, come fanno molti visitatori in cerca di emozioni forti.