Castel Fontana: Dove la storia incontra la poesia
Adagiato su un’altura nel comune di Tirolo, Castel Fontana – o Brunnenburg in tedesco – è una residenza affascinante, dove si intrecciano epoche storiche, passaggi nobiliari e persino memorie poetiche. La sua origine risale al 1241, quando fu eretto da Wilhelm Tarant, al servizio del conte Alberto III di Tirolo. Il nome "Fontana" deriva con ogni probabilità da una sorgente d’acqua presente nei dintorni.
Un castello, molti proprietari
Nel corso dei secoli il maniero ha cambiato più volte volto e proprietari, subendo ristrutturazioni che ne hanno modificato profondamente l’aspetto originario. Uno degli episodi storici più curiosi avvenne nel 1889, quando il fattore Michael Sonnenburger, allora borgomastro di Tirolo, vi organizzò l’inaugurazione del tiro a segno, alla presenza dell’arciduca Francesco Ferdinando, la cui morte a Sarajevo avrebbe scatenato la Prima Guerra Mondiale.
Nel 1903, Karl Schwickert, industriale tedesco, acquistò il castello e avviò una sontuosa opera di restauro in stile neogotico, che conferì alla struttura l’aspetto romantico che ammiriamo ancora oggi.
Il poeta e la roccaforte
Un nuovo capitolo si aprì nel 1955, quando il principe Boris de Rachewiltz, archeologo e docente, divenne il nuovo proprietario della dimora. Due anni dopo vi si stabilì Ezra Pound, uno dei poeti americani più influenti del Novecento, che qui visse dal 1958 fino alla sua morte, nel 1972. All’interno delle antiche mura di Castel Fontana, Pound scrisse gli ultimi sei dei suoi 116 “Cantos”, rendendo la rocca un silenzioso testimone di arte e introspezione.
Il museo agricolo di Brunnenburg
Nel 1974, il castello venne trasformato in un museo agricolo dedicato alla vita contadina in Alto Adige. Oggi, grazie all’impiego di materiali multimediali e oggetti originali, è possibile esplorare le tecniche agricole e artigianali tradizionali, riscoprendo il legame profondo tra uomo, terra e cicli naturali.
Un luogo da vivere con occhi diversi
Castel Fontana è molto più di un castello. È una finestra sulla storia dell’Alto Adige, una dimora letteraria, e un museo vivente della cultura rurale. Che tu sia amante della storia, della poesia o semplicemente curioso di scoprire un’angolazione inedita della Val Venosta, Brunnenburg è una tappa che lascia il segno.