Ferrata Tridentina al Pisciadù – Guida Completa
La Ferrata Tridentina al Pisciadù è una delle vie ferrate più famose e frequentate delle Dolomiti, rinomata per la varietà dei suoi scenari, la spettacolare cascata del Pisciadù e i panorami mozzafiato lungo il percorso. Ideale per escursionisti esperti, ma adatta anche a chi ha una discreta esperienza in ferrata, la Tridentina regala un mix perfetto di emozioni e sfide tecniche.
- Durata totale: 6 h
- Salita: 3:30 h
- Discesa: 2 h
- Lunghezza: 4,1 km
- Dislivello salita: 635 metri
- Dislivello discesa: 635 metri
- Quota massima: 2.587 metri
Come raggiungere l’accesso alla ferrata
- Dalla Val Gardena: percorrere l’A22 e la SS242 fino al Passo Gardena, superarlo e scendere per sei tornanti fino al parcheggio segnalato sulla destra.
- Dall’Alta Badia: da Corvara proseguire verso il Passo Gardena per circa 7 km fino al parcheggio.
Dal parcheggio, un sentiero segnalato conduce in circa 10 minuti all’attacco della ferrata.
Prima parte: L’inizio della via
La ferrata parte con una parete di circa 50 metri, attrezzata con staffe metalliche che facilitano l’arrampicata, anche in caso di umidità. Si sale agevolmente grazie alla presenza di appigli naturali e gradini in ferro. Superata questa sezione, si percorre un sentiero ghiaioso che costeggia una parete di 600 metri, fino al vero e proprio ingresso della ferrata (a 2.070 metri), accanto alla cascata del Pisciadù.
Seconda parte: Verso la Torre Exner
Si risale il fianco destro della cascata con tratti più verticali e impegnativi, dove gli appigli si fanno meno generosi e la progressione richiede maggiore forza, soprattutto nelle braccia. Salendo, la sagoma della Torre Exner si fa sempre più vicina e la vista si apre su un paesaggio straordinario.
Terza parte: La Torre Exner e il ponte sospeso
La sezione più emozionante della ferrata inizia qui. Dopo aver superato alcuni passaggi verticali e una lunga scala metallica, si raggiunge la Torre Exner (2.494 metri). Per chi vuole aggiungere una sfida extra, è possibile salire fino alla cima della torre, sempre in sicurezza.
La ciliegina sulla torta? L’iconico ponte sospeso lungo 8 metri, che collega la Torre Exner al Mur del Pisciadù Occidentale. Un passaggio indimenticabile che regala adrenalina pura e panorami incredibili.
Ultima parte: Arrivo al Rifugio Cavazza
Dopo il ponte sospeso, si prosegue per circa 20 minuti su un sentiero in leggera salita che conduce al Rifugio Franco Cavazza (2.585 metri), affacciato sul suggestivo Lago Pisciadù. Da qui, per chi ha ancora energie, è possibile raggiungere la Cima Pisciadù (2.985 metri) in circa 2 ore e 30 minuti tra andata e ritorno.
Discesa: Il rientro attraverso la Val Setus
La discesa avviene attraverso la Val Setus. Dal rifugio si segue il sentiero n. 666, che scende ripidamente tra tratti attrezzati e ghiaioni, con cavi metallici nei passaggi più scivolosi. Fino a metà estate possono essere presenti nevai residui: informati prima della partenza. La discesa complessiva dura circa un’ora fino al parcheggio.
Consigli utili e note sul percorso:
- Preparazione: Ferrata adatta a escursionisti con buona forma fisica ed esperienza di base.
- Affollamento: Nei weekend estivi può essere molto frequentata; meglio partire presto o optare per giorni infrasettimanali.
- Punti salienti:
- Prima parte fluida e graduale, ideale per prendere confidenza.
- Tratti finali esposti e verticali, con il ponte sospeso come highlight assoluto.
- Panorami unici su tutto il Gruppo del Sella e le Dolomiti circostanti.
La Ferrata Tridentina è un classico intramontabile dell’arrampicata dolomitica: una sfida avvincente che ripaga ogni sforzo con viste spettacolari e ricordi indimenticabili.
