La Chiesa di Santa Geltrude a Magrè: Un gioiello barocco diviso dalla strada
Sulla Strada del Vino, nel pittoresco paese di Magrè, si trova una delle chiese più singolari della Bassa Atesina: la Chiesa Parrocchiale di Santa Geltrude. La sua particolarità? La navata e il campanile sono separati da una strada, un dettaglio che sorprende il visitatore e lo invita a scoprire la storia che ha portato a questa configurazione inconsueta.
Le origini e le trasformazioni architettoniche
Le prime testimonianze della chiesa risalgono al 1343, quando l’edificio era di dimensioni ridotte e la navata era ancora attaccata alla torre campanaria. Nel corso del tempo, con l’aumento della popolazione, si rese necessaria una ristrutturazione. Così, nel 1466 la chiesa venne ricostruita e, nel 1513, fu eretto l’attuale campanile, dotato di due pregevoli campane del XVI secolo.
Nel XVII secolo, la costruzione di una nuova canonica diede l’avvio all’ampliamento della chiesa. Per motivi di spazio, fu deciso di spostare la navata sull’altro lato della strada, creando l’unico esempio in Alto Adige di chiesa divisa in due corpi principali separati dal passaggio stradale. L’antica struttura fu demolita e la nuova chiesa fu dedicata a Santa Geltrude, figura molto venerata nel mondo alpino.
Un interno barocco di rara eleganza
L’interno della Chiesa di Santa Geltrude è un capolavoro di arte barocca. Lo spazio sacro colpisce per i colori luminosi, l’armonia compositiva e la ricchezza decorativa. Il punto focale è la parete dell’altare, realizzata in marmo stuccato, con un affresco centrale raffigurante Santa Geltrude.
Nonostante i vari rifacimenti, sono giunti fino a noi alcuni elementi dell’allestimento originario: gli altari laterali, sculture e dipinti antichi, che conferiscono ulteriore fascino e testimoniano la lunga tradizione religiosa della comunità di Magrè.
Un incontro tra fede, arte e originalità

La Chiesa di Santa Geltrude a Magrè è un monumento all'ingegno architettonico, alla devozione popolare e all’eleganza artistica barocca. La sua posizione unica e la storia delle sue trasformazioni ne fanno una meta imperdibile per chi ama scoprire l’Alto Adige da nuove prospettive, tra spiritualità, cultura e bellezza.
Un piccolo scrigno di arte sacra nel cuore della Strada del Vino, pronto a sorprendere chiunque vi passi accanto.