Le chiese di Glorenza: San Pancrazio e San Giacomo, testimoni di fede e storia
Glorenza, la più piccola città dell’Alto Adige, racchiude nel suo centro storico non solo mura medievali intatte, ma anche due affascinanti chiese che raccontano secoli di fede, distruzioni, ricostruzioni e arte: la Chiesa di San Pancrazio e la Chiesetta di San Giacomo a Söles. Se ami l’arte sacra, la storia e le atmosfere autentiche, queste due mete sono imperdibili.
Chiesa di San Pancrazio: Barocco, gotico e affreschi
Citata per la prima volta nel 1227, la Chiesa Parrocchiale di San Pancrazio si distingue per il suo campanile romanico, sormontato da una splendida cupola a bulbo barocca, datata 1664. Il corpo principale dell’edificio, con navata e coro in stile gotico, fu realizzato nel 1841, come indicato sul portale d’ingresso.
Nel 1894 la chiesa venne rinnovata in stile neogotico, sotto il parroco Plangger. Ulteriori modifiche avvennero nel 1964-65 in seguito alla riforma liturgica, ma la navata centrale è rimasta intatta, mantenendo il suo carattere storico. Tra gli elementi da non perdere: l’affresco del Giudizio Universale sulla parete nord del campanile, un’opera che cattura l’attenzione per potenza espressiva e dettaglio.
Chiesetta di San Giacomo a Söles: La più antica del Tirolo
Poco fuori dal centro di Glorenza, nel suggestivo borgo di Söles, si trova una delle chiese più antiche di tutto il Tirolo: la Chiesetta di San Giacomo, risalente al 1220. Questo piccolo edificio ha vissuto una storia travagliata, segnata da guerre e incendi.
Nel 1499 fu distrutta durante le battaglie contro gli svizzeri e ricostruita in stile gotico nel 1570. Ma il destino volle che nel 1799, durante le campagne napoleoniche, venisse nuovamente rasa al suolo dai francesi. Solo nel 1993, grazie all’intervento della famiglia Rizzi di Laces, iniziarono i lavori di restauro. Durante questi scavi sono riemersi elementi originari dell’antica chiesa e preziosi frammenti di affreschi nascosti sotto il pavimento.
Un viaggio nella fede e nella memoria
Visitare Glorenza significa anche immergersi nel patrimonio spirituale della Val Venosta, in un’atmosfera senza tempo dove ogni pietra racconta. San Pancrazio e San Giacomo sono due scrigni di memoria e arte che aspettano solo di essere scoperti. Non dimenticare la macchina fotografica: tra affreschi medievali, panorami alpini e silenzio, potresti incontrare la bellezza che non passa mai.