Bolzano Passeggiate nei dintorni

Estate a Bolzano e dintorni: Escursioni e sentieri unici

Bolzano, incastonata tra vigneti e cime dolomitiche, è il punto di partenza perfetto per vivere l’estate in cammino. Appena fuori dalla città si aprono paesaggi da fiaba, tra boschi ombrosi, alpeggi fioriti, antiche leggende e viste che lasciano senza fiato. Che tu sia un camminatore esperto o un amante delle passeggiate tranquille, le escursioni nei dintorni di Bolzano ti porteranno a scoprire un mondo dove natura, cultura e tradizione si intrecciano ad ogni passo.

Passeggiate Lungo Talvera e Sant'Osvaldo: Un tuffo nella bellezza di Bolzano

Parti da Via Museo e, raggiunto Ponte Talvera, svolta a destra: ti troverai subito immerso in un’oasi verde fatta di aiuole fiorite, piante subtropicali e alberi secolari. La Passeggiata Lungo Talvera scorre dolce accanto al fiume e regala, dopo appena 400 metri, uno degli scorci più iconici di Bolzano: Castel Mareccio, incorniciato da vigneti, e sullo sfondo le Dolomiti del Catinaccio-Rosengarten con le Torri del Vajolet che svettano verso il cielo. Uno spettacolo che merita una sosta!

In 15-20 minuti si arriva alla fine della passeggiata (1300 metri in tutto). Qui, una breve deviazione ti conduce al Castel Sant’Antonio-Klobenstein. Se hai un paio d’ore a disposizione, prosegui verso la Val Sarentino: in poco più di 15 minuti a piedi raggiungerai Castel Roncolo, affacciato su uno sperone di porfido. Il castello, visitabile da marzo a novembre, custodisce straordinari affreschi profani gotici, tra i più belli dell’Alto Adige.

Se invece preferisci rimanere in zona, da Castel Sant’Antonio puoi scendere di circa 30 metri per imboccare la Passeggiata di Sant’Osvaldo. Inizia così un sentiero tranquillo e leggermente in salita, tutto a zig-zag, con panchine dove fermarsi ad ammirare Bolzano dall’alto. Dopo mezz’ora si arriva a un bivio:

  • A sinistra, in circa 20 minuti si raggiunge la trattoria Peter Ploner, ideale per una pausa golosa.
  • A destra, il sentiero scende dolcemente verso il centro città.
  • Proseguendo dritto, in circa mezz’ora si arriva all’albergo Eberle e poi al borgo vinicolo di Santa Maddalena, con la sua chiesetta del 1370 affrescata e visitabile.

Da Santa Maddalena, una carreggiata panoramica ti riporta comodamente in centro passando davanti alla trattoria “Gatto Nero”.

  • Stagione consigliata: Primavera e autunno, ma il percorso è percorribile tutto l’anno
  • Suggerimento speciale: Da marzo a maggio, lasciati incantare dalla spettacolare fioritura dei meli
  • Dislivello: Circa 140 metri
  • Tempo di percorrenza: Da 2 ore a mezza giornata (con visita a Castel Roncolo)

Passeggiata dell’Arciduca Enrico - Guncina: Un giardino botanico sospeso su Bolzano

La tua avventura comincia a Piazza Gries, nel cuore dell’antico quartiere omonimo. Qui si trova l’Abbazia dei Benedettini di Muri-Gries, un complesso monumentale dove spicca la splendida Chiesa di Sant’Agostino, decorata con affreschi tardo barocchi di Martin Knoller.

Poco distante, lungo Via Michael Pacher, si incontra la suggestiva Chiesa di Nostra Signora, capolavoro tardo gotico, famosa per l’altare ligneo a portelle realizzato dal celebre artista Michael Pacher tra il 1471 e il 1475: una delle opere più preziose dell’arte sacra altoatesina.

Imboccata la Passeggiata dell’Arciduca Enrico, inaugurata nel 1892 per volere dell'Arciduca Enrico d’Asburgo, botanico appassionato, ti troverai immerso in un giardino botanico all’aria aperta. Grazie al microclima mite e alla conformazione del porfido, che trattiene il calore, riescono qui a crescere piante insolite per queste latitudini: agavi, opunzie, mirto, aranci amari, olivi, querce da sughero e corbezzoli, solo per citarne alcune.

Durante la salita, dolce e mai troppo faticosa, ti aspettano panchine panoramiche da cui godere di viste spettacolari su Bolzano, il Latemar e il Catinaccio-Rosengarten.

Dopo circa 45-50 minuti, si raggiunge la strada provinciale per San Genesio. Attraversandola, in altri 10 minuti, si arriva al Castel Guncina, oggi elegante albergo-ristorante, ideale per una sosta o un pranzo con vista.

Per il rientro, ti consigliamo un percorso alternativo altrettanto scenografico: attraversa la forra del Rio Fago, dove una cascata nascosta ti regalerà un momento di pura freschezza. Giunto a Via Miramonti, potrai ammirare la suggestiva torre cilindrica di Trojenstein-Druso.

Infine, seguendo Via Cadorna e passando nei pressi del ristorante Rastbichler, potrai riconnetterti con il centro città e tornare alle Passeggiate del Lungo Talvera, chiudendo in bellezza questo piccolo viaggio tra natura, storia e bellezza.

  • Stagione consigliata: Primavera e autunno, ma la passeggiata è perfetta in ogni stagione.
  • Suggerimento speciale: Marzo e aprile sono ideali per ammirare la fioritura delle piante esotiche e mediterranee lungo il percorso.
  • Dislivello: Circa 200 metri
  • Tempo di percorrenza: Circa 2 ore

Escursione da Bolzano a Tschaufen: Tra pascoli, boschi e panorami mozzafiato

Dal centro storico di Bolzano, puoi raggiungere la stazione a valle della funivia di San Genesio in circa 20 minuti a piedi, seguendo la Passeggiata Lungo Talvera fino al ponte di Sant’Antonio. In alternativa, puoi prendere gli autobus urbani n. 12 o 14.

In soli 8 minuti di funivia, sorvolando vigneti, masi e antiche chiesette come San Giacomo e San Giorgio, arriverai sull’altopiano a San Genesio (1087 m), con una vista impareggiabile su Castel Roncolo e sulle montagne circostanti.

Dalla Chiesa di San Genesio, segui il segnavia E (Edelweiß) su strada carrozzabile per circa un’ora, fino all’accogliente albergo-ristorante Stella Alpina – Edelweiß (1350 m). Da qui, prendi il sentiero n. 7 in direzione Tschaufen, ma se hai più tempo a disposizione, ti consigliamo una deviazione lungo il sentiero europeo E5 fino alla trattoria Lavenna (1527 m), affiancata dalla suggestiva Chiesetta di San Giacomo.

Qui, nella quiete più assoluta, potrai goderti uno dei panorami più emozionanti dell’altopiano, con i fiori alpini a fare da cornice. Dopo una sosta rigenerante, torna sui tuoi passi fino al bivio per Tschaufen (sentiero 7B), che attraversa prati e boschi in circa 45 minuti.

Per il rientro, prendi il sentiero n. 2 verso est, passando per il maso Guggen e in 40 minuti arriverai al caratteristico maso-trattoria Wieser (1400 m), perfetto per un’altra gustosa pausa. Poco sotto, potrai ammirare le piramidi di terra formatesi da un grande franamento: una vera sorpresa geologica!

Proseguendo lungo il sentiero n. 2, si passa accanto a un vecchio mulino e a un capitello commemorativo che ricorda la battaglia contro i francesi del 1797. Dopo circa un’ora, si raggiunge nuovamente la stazione a monte della funivia, concludendo così un’escursione variegata e appagante.

  • Stagione consigliata: Primavera (per la fioritura) e autunno (per i colori caldi del paesaggio)
  • Suggerimento speciale: Maggio e giugno sono perfetti per ammirare la fioritura alpina in tutta la sua bellezza.
  • Quota massima: 1450 m (con variante Lavenna: 1527 m)
  • Dislivello: Senza variante 360 m/Con variante Lavenna 440 m
  • Tempo di percorrenza: Circa 4,5 ore (itinerario base)/ 6,5 – 7 ore (con variante Lavenna)

Alla scoperta delle Piramidi di Terra del Renon: Un’escursione tra natura e meraviglia

L’escursione parte con una delle esperienze più spettacolari che si possano vivere nei dintorni di Bolzano: la funivia del Renon, che in un rapido "volo" ti porta da Bolzano a Soprabolzano (1220 m). Il panorama che si apre sul fondo valle e sulle cime dolomitiche è da togliere il fiato.

Appena uscito dalla stazione a monte, sali a bordo del trenino del Renon, un romantico mezzo d’altri tempi che attraversa boschi, laghetti e piccoli borghi. In circa 20 minuti, passando per il Laghetto di Costalovara e la località Stella, raggiungerai Collalbo (1215 m).

Da Collalbo segui il segnavia n. 1 in direzione Corno del Renon. Dopo poco incrocerai la carrozzabile per Auna di Sopra: imbocca il sentiero n. 1A, che conduce tra ruscelli, case rurali e verdi pascoli fino alla strada provinciale nei pressi dello Sport Hotel Spögler.

Nei mesi più caldi (da maggio a ottobre), questa variante è l’ideale per immergersi nella quiete della natura. In alternativa, si può seguire la strada asfaltata che attraversa Collalbo e Longomoso.

Seguendo un antico percorso di via crucis, raggiungerai in circa 1 ora e 15 minuti la frazione di Maria Saal (1174 m), dominata da una pittoresca chiesetta barocca. Una sosta nella vicina trattoria è d’obbligo per ricaricare le energie.

Per il ritorno puoi seguire il percorso dell’andata oppure optare per un sentierino panoramico che scende nei pressi del maso Husch, costeggiando il crinale del vallone e offrendo una vista ravvicinata delle Piramidi di Terra. Durante il cammino, incontrerai un masso piatto con profonde scanalature, che secondo alcuni studi potrebbe essere un tratto dell’antica via romana per il Brennero.

Una volta rientrato nei pressi dello Sport Hotel Spögler, attraversa Longomoso (dove sorge un ex ospizio dell’Ordine Teutonico) e ritorna a Collalbo. Da qui, in appena 20 minuti, si raggiunge la stazione del trenino.

Hai ancora energie? Puoi prolungare l’escursione con due opzioni facili e panoramiche: Soprabolzano a piedi lungo un comodo sentiero tra pinete e radure (1 – 1,5 ore) oppure la

passeggiata pianeggiante attorno al Monte Fenn, tra Collalbo e Longomoso (1 – 1,5 ore A/R).

  • Stagione consigliata: Da aprile a novembre
  • Suggerimento speciale: Maggio e giugno, durante la fioritura alpina, regalano scorci indimenticabili.
  • Dislivello: Assente, percorso adatto anche a escursionisti poco esperti
  • Tempo di percorrenza: 2,5 – 3 ore (solo itinerario principale)

Dal cuore di Bolzano alla vetta del Corno del Renon: Un’escursione tra cielo e Dolomiti

La tua avventura comincia a Bolzano, da dove in pochi minuti salirai a bordo della moderna funivia del Renon: un viaggio emozionante che porta a Soprabolzano (1220 m) regalando scorci unici sulla valle e sulle cime dolomitiche.

Proprio davanti alla stazione a monte, imbocca il sentiero n. 6, che sale dolcemente attraverso il centro del paese per poi immergersi nel verde.

Man mano che si lasciano alle spalle le case, la natura prende il sopravvento. La salita attraversa i prati di Gstrahl (1361 m), e raggiunge il piccolo biotopo di Riggermoos, un vero tesoro naturalistico.

Attraversata una carrozzabile, prosegui sempre sul sentiero n. 6 fino al ristorante Tann (1488 m). Da qui, in 20 minuti, giungerai all'albergo ristorante Pemmern (1538 m), punto di partenza della seggiovia che porta comodamente in quota.

In circa 20 minuti di seggiovia raggiungerai Cima Lago Nero (2070 m). Da qui, in altri 20 minuti sul sentiero n. 1, si arriva al rifugio Corno del Renon (2044 m). Ma non fermarti qui!

Prosegui ancora per 45 minuti tra pascoli e alpeggi fino al rifugio in vetta (2260 m) e preparati a rimanere senza fiato: davanti ai tuoi occhi si apre un panorama a 360°, che spazia dal monte Bondone ai ghiacciai dell’Adamello e della Presanella, dal gruppo dell’Ortles al Großglockner, fino alla Marmolada e al Rosengarten-Catinaccio.

Dopo una meritata sosta (magari con un bel piatto tipico), scendi al rifugio Corno del Renon di Sotto e imbocca il sentiero n. 1 verso la malga Auf der Schön. Qui, ogni anno il 24 agosto si celebra San Bartolomeo con una grande festa popolare, dove sfilano i più bei capi di bestiame della zona.

Attraverso verdi pascoli torna a Pemmern (1 ora), da dove potrai rientrare a Collalbo in autobus (20 minuti). E per concludere la giornata in bellezza, sali a bordo del trenino del Renon per un viaggio lento e rilassante fino a Soprabolzano, da cui rientrare a Bolzano in funivia.

Importante: prima di partire, controlla gli orari di autobus, trenino e funivia.

  • Stagione consigliata: Da Pentecoste a ottobre
  • Suggerimento speciale: Giugno e luglio sono perfetti per ammirare la fioritura della flora alpina
  • Quota massima: Corno del Renon – 2260 m
  • Dislivello: Salita 409 m/ Discesa 723 m
  • Tempo di percorrenza: Circa 4,5 ore (senza utilizzo di autobus, seggiovia e trenino)

Alla scoperta del Colle: L’escursione dal cuore di Bolzano al fresco dei boschi

Il punto di partenza è la stazione a valle della funivia del Colle, raggiungibile facilmente anche con l’autobus urbano n. 11. Non si tratta di una funivia qualsiasi: inaugurata nel 1908, è stato il primo impianto funiviario al mondo per il trasporto di persone. Un vero pezzo di storia!

In pochi minuti si sale a quota 1135 m, dove ti aspetta la torre panoramica in legno alta 36 metri. Dalla cima si gode una vista impareggiabile su Bolzano, la Val d’Adige e la corona montuosa che la abbraccia.

Hai qualche ora in più a disposizione? Allora non perdere l’occasione di esplorare questi splendidi boschi. Segui il sentiero n. 1 per raggiungere in circa 30 minuti la trattoria Schneiderwiesen, ideale per una sosta ristoratrice. Da qui, prosegui per il sentiero “i” fino alla malga Klaus (altri 30-45 minuti).

Dopo una breve deviazione verso la malga Wolftal (Valle di Lupo), si imbocca il sentiero n. 4 (E5 - Sentiero europeo) che conduce al Colle dei Signori, dove sorge la Chiesetta di S. Maria Assunta (1181 m).

Segui ora il segnavia R Röllhof: in circa 30 minuti si raggiunge la trattoria Röllhof (942 m), circondata da boschi di pini. Il percorso prosegue su un tratto lastricato e si collega a una carreggiata asfaltata che porta alla trattoria Kofler. Poco distante si trova Castel Campegno, purtroppo non visitabile, ma comunque suggestivo.

Risalendo leggermente lungo il segnavia S, si arriva alla località Campegno e alla Chiesetta di S. Anna, piccola perla immersa nella tranquillità (10 min.).

Il sentiero continua con leggeri saliscendi, attraversando un bosco ceduo, e passa sotto la funivia. Poco prima della trattoria Kohlerhof (40 min.), un bivio permette di rientrare in 20 minuti alla stazione a valle. In alternativa, puoi proseguire verso il Virgolo e visitare la suggestiva Chiesa barocca del Calvario.

Per completare l’escursione, si scende in città percorrendo una ex via crucis, passando per Viale Trento, Ponte Loreto e Piazza Verdi (30 min. circa).

  • Stagione consigliata: Da marzo a novembre
  • Suggerimento speciale: Percorso ideale nei mesi estivi grazie all’ombra dei boschi. In autunno, l’escursione si trasforma in un’esperienza da “Törggelen”: castagne, vino novello e atmosfere tipiche sudtirolesi.
  • Quota massima: Colle dei Signori – 1181 m (con variante alla malga Klaus: 1528 m)
  • Dislivello: In salita 46 m/In discesa 916 m (senza variante Klaus)
  • Tempo di percorrenza: Senza variante 3 – 3,5 ore / Con variante alla malga Klaus fino a 5 ore

Escursione a Missiano e ai castelli dell’Oltradige: Un viaggio nel Medioevo

Hai voglia di vivere un’avventura tra castelli, vigneti e panorami da favola? Parti da Bolzano alla scoperta di Castel d’Appiano, Castel Boymont e Castel Corba, tre gioielli incastonati tra i colli dell’Oltradige. Un'escursione facile ma ricca di fascino, perfetta per un’intera mezza giornata.

Basta salire su un autobus di linea in direzione Missiano per immergersi subito in un’atmosfera senza tempo. Poco fuori città, all’altezza del Ponte Adige, potrai ammirare Castel Firmiano (Sigmundskron) che domina dall’alto l’intera conca bolzanina: un vero simbolo dell’Alto Adige assieme a Castel Tirolo.

Dopo aver superato Cornaiano e San Michele di Appiano, l’autobus fa tappa a San Paolo e infine a Missiano, da cui inizia il nostro itinerario a piedi.

Da Missiano, segui il sentiero n. 9, che sale dolcemente tra vigneti ordinati e boschi profumati fino a Castel d’Appiano – Schloß Hocheppan (630 m), raggiungibile in circa 1 ora. Questo affascinante maniero del XII secolo fu costruito dai Conti di Appiano e custodisce una piccola chiesetta interamente affrescata con scene profane e religiose, tra cui lo straordinario ciclo delle Vergini sagge e folli.

Dal belvedere del castello, la vista si apre sulla Val d’Adige e sui rilievi che la circondano. Da aprile a novembre, il castello è visitabile e dispone anche di un punto ristoro.

Proseguendo sul sentiero n. 9A, si scende in una piccola forra per poi risalire sul versante opposto (con alcuni tratti attrezzati con scalini). In circa 45 minuti si raggiungono i ruderi di Castel Boymont, risalente al XIII secolo. La sua torre panoramica offre una vista magnifica, mentre nel cortile interno puoi concederti una pausa con prodotti locali.

Il sentiero continua su comoda carrozzabile fino a Castel Corba (Schloss Korb), oggi elegante residenza alberghiera incastonata in una massiccia torre medievale. Tutto intorno, residenze storiche e antichi manieri raccontano di un passato nobile e affascinante.

Dopo aver esplorato Castel Corba, imbocca la Via Nußbaumer: in circa 30 minuti arriverai a San Paolo, dove potrai prendere l’autobus per rientrare a Bolzano.

  • Stagione consigliata: Da marzo a novembre
  • Suggerimento speciale: A metà aprile la fioritura del melo trasforma la valle in un mare di petali bianchi. Da non perdere!
  • Quota massima: Castel d’Appiano – 630 m
  • Dislivello: 242 m
  • Tempo di percorrenza: 2,5 – 3 ore

Escursione da Bolzano alle Buche di Ghiaccio: Natura, storia e meraviglie naturali

Da Bolzano, comodamente con l’autobus di linea, si raggiunge San Michele di Appiano (411 m). Dalla fermata in Piazza dei Domenicani si parte a piedi verso Piazza Municipio, passando davanti alla Chiesa Parrocchiale e costeggiando lo stadio del ghiaccio, fino a imboccare la Passeggiata Gleif, un percorso tranquillo immerso in un bosco misto di aghi e latifoglie.

In circa 30 minuti si giunge alla Chiesetta Gleif sul monte Calvario, punto panoramico con una splendida vista sull’Oltradige. Si prosegue lungo una strada carrozzabile tra i vigneti fino a Castel Moos, che ospita un interessante museo etnografico (aperto da Pasqua fino a Ognissanti, con visite guidate giornaliere). Al crocifisso si segue il segnavia “Steinegger”, che in circa 20 minuti conduce, con un tratto in salita, all’albergo Steinegger (600 m), situato tra i confini dei frutteti e dei vigneti e l’inizio del bosco.

Da qui si continua in direzione “Buche di Ghiaccio – Eislöcher” seguendo il segnavia n. 7A: il sentiero sale dolcemente per poi diventare un po’ più ripido, fino a entrare nel cuore del biotopo protetto (circa 30 minuti). Qui avviene un fenomeno sorprendente: la temperatura si abbassa improvvisamente di circa 10 gradi e la vegetazione cambia radicalmente. Si incontrano rododendri, mirtilli, violette di montagna e altre specie floreali tipiche di quote ben più alte.

Nei crepacci tra i grandi massi di porfido, formatisi da un antico franamento, si possono osservare anche in giugno delle stalattiti di ghiaccio, sospese come in una grotta alpina. È uno spettacolo incredibile: l’aria fredda risale dalle profondità della frana e, condensandosi a contatto con l’aria più calda esterna, si trasforma in ghiaccio.

Per il rientro si segue il segnavia n. 15, poi il n. 7, passando davanti all’albergo Stroblhof e a Castel Englar, lungo un suggestivo canale di irrigazione che riporta al punto di partenza dell’escursione, a San Michele di Appiano (circa 45 minuti).

  • Stagione consigliata: Primavera e autunno
  • Suggerimento speciale: Non perderti la fioritura tra aprile e maggio
  • Quota massima: 650 m
  • Dislivello: 240 m
  • Tempo di percorrenza: 2 – 2,5 ore

Escursione al Monte Roen: Tra vigneti, fioriture e panorami mozzafiato

Da Bolzano si parte comodamente in autobus verso Caldaro – S. Antonio, attraversando la rinomata Strada del Vino, dove vigneti e frutteti si rincorrono tra i più bei paesaggi d’Europa. Già a inizio marzo si scorgono i primi mandorli in fiore, mentre ad aprile la fioritura del melo trasforma la Val d’Adige in un’immensa distesa bianca che contrasta con le cime ancora innevate: uno spettacolo naturale indimenticabile.

Una volta giunti a S. Antonio si sale con la storica funicolare della Mendola, costruita tra il 1904 e il 1906, che in 12 minuti copre i 2.364 m del percorso con una pendenza del 64%. Già solo la vista dal terrazzo della stazione a monte (1.364 m) regala panorami grandiosi sulla conca di Bolzano e le Dolomiti, rendendo questo passo celebre fin dall’inizio del secolo scorso.

Da qui si apre la possibilità di un’escursione panoramica alla cima del Monte Penegal (1.737 m, 1,5 ore), ma per chi desidera raggiungere il più alto e selvaggio Monte Roen, si imbocca il segnavia n. 521. In 20 minuti si raggiunge la trattoria Genziana, poi si prosegue fino al rifugio Mezzavia (1.594 m) in circa 45-60 minuti. Da qui, il sentiero si inoltra tra boschi profumati e distese di rododendri, raggiungendo in un’altra ora la malga Roen (1.769 m).

L’ultimo tratto si inerpica tra mughi e rocce alpine, fino alla cima del Monte Roen a 2.116 m, dove il panorama a 360° abbraccia la Val d’Adige, le Dolomiti e la catena alpina fino all’Ortles. Per gli escursionisti esperti, poco sopra il rifugio Oltradige (30 minuti dalla malga Roen), parte un sentiero attrezzato che aggiunge un pizzico di adrenalina all’esperienza.

In cima, il tempo sembra fermarsi: è il momento di concedersi una sosta, respirare a pieni polmoni e lasciarsi avvolgere dalla bellezza dell’orizzonte. Il rientro avviene per lo stesso itinerario fino al passo della Mendola (2 – 2,5 ore).

  • Stagione consigliata: Da Pentecoste a ottobre
  • Suggerimento speciale: A luglio la flora alpina regala uno spettacolo imperdibile!
  • Quota massima: Monte Roen - 2116 m
  • Dislivello: 752 m
  • Tempo di percorrenza: Circa 6 ore

Escursione agli Omini di Pietra da Sarentino: Natura, storia e mistero

Da Bolzano si raggiunge Sarentino con l’autobus di linea, percorrendo un itinerario spettacolare tra pareti rocciose e castelli fiabeschi. All’ingresso della valle si ammira subito la mole di Castel Roncolo, e poco più avanti, a sinistra, i ruderi di Castel Sarentino – Rafenstein, mentre sotto la strada si intravede Castel Novale – Ried.

Nei primi chilometri, la strada scava gallerie nella viva roccia porfirica, e tra la terza e la quinta si intravedono i ruderi di Castel Fingeller e, di fronte, su uno sperone, Castel Vanga – Bellermont. A Ponticino la valle si apre dolcemente sulla verde conca che ospita Sarentino (961 m), capoluogo dell’omonima valle e il comune più esteso dell’Alto Adige.

Nonostante la vicinanza a Bolzano (19 km), gli abitanti hanno conservato con fierezza usanze e tradizioni secolari, grazie all’isolamento che fino agli anni ’30 rendeva difficoltosi gli accessi alla città. Famoso è l’artigianato locale, come il ricamo su cuoio con piume di pavone, i lavori in lana grezza, tappeti, oggetti in legno intagliato, pipe e contenitori per il tabacco.

Dalla fermata dell’autobus si attraversa un ponticello, si costeggia la chiesa e si imbocca il sentiero Peter Riegler, seguendo poi il segnavia n. 2: si sale tra prati e boschi profumati, raggiungendo in circa 1 ora e 30 minuti la Capanna Sarentino – Sarner Skihütte (1.618 m). Da qui si prosegue verso la Malga Auen (1.798 m) in circa 30 minuti, perfetta per una sosta con piatti semplici e genuini della tradizione contadina. Attraversando alpeggi e distese di rododendri in fiore tra metà giugno e metà luglio, si arriva al Giogo di Auen – Auenjoch (1.924 m), balcone naturale che regala viste strepitose sui ghiacciai delle Alpi Venoste e le Dolomiti.

Seguendo il segnavia P, si raggiunge in altri 30 minuti la vetta del Monte Schöneck (2003 m), dove si trovano gli affascinanti Omini di Pietra – Stoanerne Mandln: centinaia di piccole torri costruite con pietre impilate, menzionate già nel 1540 e avvolte dalla leggenda di essere punto di ritrovo per le streghe della zona. In questo luogo magico, tra silenzio e vento, il paesaggio si fa surreale e invita alla contemplazione.

La discesa prosegue sempre sul sentiero P fino al Putzenkreuz (1.622 m), dove si trova una trattoria ideale per una meritata pausa (1h15). Da qui si imbocca il sentiero n. 5 che in circa un’altra ora e un quarto riporta dolcemente a Sarentino.

  • Stagione consigliata: Da giugno a ottobre
  • Suggerimento speciale: Non perderti la fioritura dei rododendri da metà giugno a metà luglio
  • Quota massima: Omini di Pietra - 003 m
  • Tempo di percorrenza: 5 – 6 ore

Escursione al Monte Balzo: Tra Tires, Fiè e panorami mozzafiato sulle Dolomiti

Da Bolzano si raggiungono in autobus Tires/San Cipriano oppure Fiè allo Sciliar, due punti di partenza ideali per conquistare la cima del Monte Balzo – Völsegg Spitze (1.834 m), una delle mete panoramiche più emozionanti della zona.

Se si parte da San Cipriano (1.071 m), poco oltre Tires, si cammina lungo la strada asfaltata in direzione dell’albergo Bagni di Lavina Bianca (Weißlahnbad); poco prima dell’albergo, sulla sinistra, si imbocca il sentiero n. 4a con indicazione per il rifugio Tschafon. Dopo circa 30 minuti si raggiunge Wunleger, una piccola radura tranquilla, perfetta per una sosta contemplativa. Proseguendo sullo stesso sentiero, dopo un’altra ora si arriva al rifugio Tschafon (1.737 m), accogliente e panoramico, dove una pausa con cucina semplice e gustosa è sempre gradita.

In soli 20 minuti si sale poi alla cima del Monte Balzo, punto culminante dell’escursione, da cui la vista si apre sulla conca di Bolzano, le Dolomiti del Brenta, le Alpi Breonie e l’intero massiccio dello Sciliar: una meraviglia a 360°.

Il rientro avviene sullo stesso percorso (circa 2 ore), oppure si può proseguire in direzione Fiè allo Sciliar per chiudere un anello completo, sfruttando i migliori collegamenti autobus per il ritorno a Bolzano.

In alternativa, si può partire direttamente da Fiè allo Sciliar, nei pressi della fermata “Bar Flora”, seguendo il segnavia n. 1 fino alla frazione Fiè di Sopra, dove sorge la Chiesetta di Santa Margherita, che conserva pregevoli affreschi. Si oltrepassa l’Hotel Bagni di Fieno e la residenza Zimmerlehen, per arrivare in circa 45 minuti al pittoresco Laghetto di Fiè, luogo di quiete perfetto per una pausa.

Proseguendo lungo il Laghetto Huber, si sale alla malga Tuff (1.274 m), poi si seguono i segnavia n. 1, 7 e infine 4a, sempre all’ombra del bosco e sotto la maestosa Croda del Maglio (Hammerwand), fino a raggiungere in circa un’ora il rifugio Tschafon e, infine, la cima del Monte Balzo.

Il percorso da Fiè è più lungo ma ben ombreggiato e molto comodo. L’itinerario perfetto? Iniziare da San Cipriano e terminare a Fiè allo Sciliar, approfittando anche di orari migliori per il rientro a Bolzano.

  • Stagione consigliata: Da marzo a ottobre
  • Suggerimento speciale: Florida fioritura alpina tra maggio e luglio
  • Dislivello: Tires - 763 m/ Fiè allo Sciliar – 954 m
  • Tempo di percorrenza: 4-5 ore (da Tires)/ 6-7 ore (da Fiè).

Escursione nel regno di re Laurino: Da Nova Levante al Catinaccio

Da Bolzano, attraversando la suggestiva Val d’Ega, si raggiunge in autobus Nova Levante (1.182 m), punto di partenza per un’escursione che unisce natura mozzafiato, leggenda e poesia. Dalla fermata, situata vicino alla sede dell’Associazione Turistica, si risale per circa 30 minuti lungo la sponda destra del Rio Larcher, fino alla stazione a valle degli impianti di risalita. In pochi minuti si viene trasportati prima alla Malga Frommer, e da lì, con una seconda salita, si raggiunge il panoramico rifugio Coronelle – Kölnerhütte – Rosengartenhütte a quota 2.339 m.

Da questa terrazza naturale, lo sguardo spazia a tutto campo sui gruppi dolomitici e sui ghiacciai che abbracciano la conca bolzanina: è l’inizio di un viaggio in uno dei luoghi più incantevoli delle Dolomiti, il regno di re Laurino.

Secondo la leggenda, il potente re dei nani viveva in un castello nascosto tra le rocce e custodiva un giardino di rose che fioriva tutto l’anno. Quando rapì la bella Künilde, sorella dell’eroe stiriano Dietlieb, scoppiò una feroce battaglia. Sconfitto e spogliato del suo potere, Laurino lanciò una maledizione: nessuno avrebbe più potuto vedere le sue rose, né di giorno né di notte. Ma dimenticò il crepuscolo, e proprio in quell’istante le montagne si tingono ancora oggi di un rosa infuocato, noto come enrosadira, che ricorda il suo giardino incantato.

Dal rifugio Coronelle, il sentiero n. 549 prosegue quasi pianeggiante, offrendo panorami sempre diversi sotto le vertiginose pareti della Roda di Vael. Si cammina immersi in uno scenario fiabesco, passando davanti a una grande aquila in bronzo e alla targa che ricorda Theodor Christomannos, figura chiave nello sviluppo turistico delle Dolomiti e promotore della Grande Strada delle Dolomiti e del celebre Grand Hotel Carezza. Dopo circa 2 ore si arriva al rifugio Roda di Vael (2.280 m), con una vista spettacolare sulla Marmolada, la regina delle Dolomiti.

Il rientro avviene scendendo per il sentiero n. 548, attraversando pascoli, malghe e boschi fino al Passo di Costalunga (1.745 m), dove l’autobus attende per riportare a Bolzano. Durante il tragitto, si sfiora il romantico Lago di Carezza, uno specchio verde smeraldo in cui si riflette il maestoso Latemar, chiudendo così un’escursione che è molto più di una semplice camminata: è un viaggio nella leggenda e nella bellezza assoluta delle Dolomiti.

  • Stagione consigliata: Da fine giugno a ottobre
  • Suggerimento speciale: Florida fioritura alpina tra maggio e luglio
  • Quota massima: Coronelle – 2339 m
  • Tempo di percorrenza: 3,5 – 4 ore

Escursione ai Piani dello Sciliar: Da Siusi alla magia dell’altopiano

Da Bolzano si prende comodamente l’autobus per Siusi allo Sciliar (998 m), grazioso paese adagiato ai piedi della Torre Santner e delle verticali pareti dello Sciliar, simbolo inconfondibile dell’Alto Adige. Dalla fermata dell’autobus si torna leggermente indietro fino al distributore di benzina, dove si imbocca il sentiero n. 1. Si sale gradualmente e, poco dopo, si entra nel territorio del Parco Naturale dello Sciliar.

Uno dei primi scorci emozionanti si presenta quasi subito: incastonato nella roccia si trovano i ruderi di Castel Hauenstein, un tempo dimora del celebre Oswald von Wolkenstein, poeta, cavaliere e cantastorie del Medioevo. Superato un ponticello, si prosegue lungo una strada carrozzabile che conduce fino all’albergo Bagni di Razzes (1.207 m, circa 1 ora).

Da qui, seguendo sempre il segnavia n. 1, si continua sulla destra orografica: la salita, prima dolce, poi un po’ più ripida, diventa via via più comoda grazie a delle ampie serpentine che conducono al rifugio Schlernbödele – Piani dello Sciliar (1.726 m, circa 1 ora e 30 minuti), immerso in un ambiente alpino autentico e suggestivo. Una breve sosta qui è d’obbligo: con un po’ di fortuna (o chiedendo direttamente al gestore del rifugio), è possibile osservare rarità botaniche come il raponzolo di roccia o la campanula delle Dolomiti.

Si riparte poi verso quota 1.850, dove si incontra un capitello-segnavia, da cui si prende il sentiero n. 1A in direzione della malga Proßliner (1.736 m), raggiungibile in circa un’ora. Qui è possibile fermarsi per una meritata pausa tra piatti tipici, prati verdissimi e una vista da cartolina sul paesaggio circostante.

Dalla malga si scende nuovamente lungo il sentiero n. 1A, che in alcuni tratti richiede passo sicuro e attenzione, specie nei punti più esposti. Superate delle suggestive cascate, si attraversa una valletta e si rientra sul sentiero n. 1, che in circa 2 ore riporta all’albergo Bagni di Razzes, chiudendo così un anello escursionistico vario e spettacolare.

Chi preferisce un’opzione più breve, può scegliere l’itinerario da Siusi ai Bagni di Razzes e ritorno (tempo complessivo: circa 2 ore).

  • Stagione consigliata: Da metà maggio a metà ottobre
  • Suggerimento speciale: Florida fioritura alpina tra maggio e luglio
  • Quota massima: Capitello– 1850 m
  • Dislivello: 832 m
  • Tempo di percorrenza: 6 ore / 4 ore (ridotto)

Escursione al Bullaccia: Panorami, leggende e natura sull’Alpe di Siusi

Da Bolzano si raggiunge comodamente in autobus l’Alpe di Siusi, il più grande altopiano d’Europa con i suoi 60 km², 109 malghe, 365 proprietari di alpeggi e oltre 3.000 bovini al pascolo durante l’estate. Una volta arrivati, ci troviamo immersi in uno scenario unico, tra prati verdissimi, panorami infiniti e aria cristallina. Da qui parte la nostra escursione verso il Monte Bullaccia, percorrendo un sentiero ben segnalato che si può anche abbreviare utilizzando la seggiovia, ideale per chi preferisce una salita più comoda.

Superato l’Eurotel, seguiamo il segnavia PU che si snoda tra alpeggi e distese fiorite, fino a raggiungere il ristorante Bullaccia a 2.110 m, punto perfetto per una pausa e per ammirare il panorama grandioso. Da questa terrazza naturale lo sguardo spazia sul maestoso Sassolungo e Sasso Piatto, antichi atolli corallini dolomitici, il Catinaccio con le sue cime ricamate, e in lontananza, la Marmolada, la regina delle Dolomiti.

Proseguendo lungo il sentiero PU/Schnürlsteig, in circa 20 minuti si arriva al crocifisso di quota 2.104 m, da cui si gode una vista aerea eccezionale sulla Val Gardena, la Val d’Isarco e le catene alpine dello Stubai e dello Zillertal. Ancora 15 minuti e si raggiunge la cima del Monte Bullaccia (2.176 m), dove si trovano le affascinanti “sedie delle streghe”: curiose formazioni rocciose legate a una leggenda secondo cui qui si riunivano le streghe della zona per lanciare i loro incantesimi. Gli studiosi ipotizzano che in tempi antichi fosse un luogo di culto pagano, avvolto da un’aura sacrale.

Il percorso prosegue con una dolce discesa verso il rifugio Arnica (2.081 m), raggiungibile in 15 minuti, per poi seguire l’indicazione per il rifugio Bullaccia (1.950 m), che si raggiunge in altri 40 minuti. Da qui si rientra al parcheggio dell’Alpe di Siusi lungo una comoda carrozzabile panoramica (circa 30 minuti) fino alla fermata dell’autobus per Bolzano.

Con un dislivello contenuto di 306 m (ancora meno se si sceglie la seggiovia) e un tempo totale di percorrenza di circa 3 ore, il percorso è ideale da maggio a ottobre, con i mesi di giugno e luglio particolarmente consigliati per godere della fioritura alpina. È una passeggiata perfetta per tutti, tra natura incontaminata, scorci straordinari e un pizzico di mistero dolomitico.

  • Stagione consigliata: Da maggio a ottobre
  • Suggerimento speciale: Florida fioritura alpina tra maggio e luglio
  • Quota massima: Bullaccia – 2176 m
  • Tempo di percorrenza: 3 ore (2,5 ore con seggiovia)

Emozioni uniche e sport

Tra altopiani soleggiati, sentieri tra i larici, rifugi accoglienti e panorami che sembrano dipinti, l’estate a Bolzano regala emozioni autentiche. Ogni escursione è un invito a rallentare, respirare profondamente e lasciarsi sorprendere dalla bellezza dell’Alto Adige. Non ti resta che allacciare gli scarponi, scegliere il tuo percorso preferito e partire alla scoperta di queste meraviglie a due passi dalla città.

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